Laura Bardelli ci regala la curiosità, l’amore e l’impegno di una montanara come tutti noi che amiamo l’Appennino Reggiano. Un libro ricco di fotografie e di un racconto alla riscoperta di luoghi che, ne siamo certi, pochissimi tra noi ne conoscono veramente la storia e la collocazione. E’ un lavoro letterario che ha già mietuto molte “vittime” partite, seguendo le tracce di Laura, alla ricerca dei borghi, delle aie, dei paesi abbandonati e che speriamo ne mieterà molte altre. Ecco come lo racconta l’autrice
Un muro in sasso divorato dalla vegetazione.
Una finestra aperta che si affaccia su un mucchio di macerie.
Una porta socchiusa oltre la quale si intravede una vecchia stufa.
È da questi frammenti di vita e dal desiderio di mostrare per non dimenticare il nostro passato che nasce il libro “Viaggio nei Borghi Abbandonati dell’Appennino dal Cusna al Cimone”.
È il risultato di una ricerca durata due anni alla scoperta di antichi borghi abbandonati a se stessi, ognuno dei quali racconta la storia di mestieri ormai dimenticati: dall’allevamento di mucche e pecore all’essiccazione delle castagne, dalla coltivazione di piccoli terreni alla produzione di farina nei mulini.
Oltre a raccogliere le fotografie, il libro raccoglie anche i ricordi di chi ha vissuto questi luoghi, importanti memorie che immortalano ciò che è stato: il sacrificio comune per sopravvivere prima, l’emigrazione e l’abbandono poi.
Il viaggio parte da Villa Minozzo, ai piedi del Cusna, fino a raggiungere il territorio di Fanano, ai piedi del Cimone, passando per i borghi dimenticati nei comuni di Toano, Montefiorino, Palagano, Frassinoro, Pievepelago, Fiumalbo, Riolunato, Montecreto.