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Val d'Asta - Appennino Reggiano

Sul mare luccica…ma anche in montagna non è male!

Sul mare luccica…ma anche in montagna non è male!

Fulvia Massardo

Avevo iniziato col pubblicare una mia poesia dedicata all’astro d’argento che “sul mare luccica”, ma che qui in montagna assume una fisionomia…umana, tanto si avvicina, in alcuni periodi, alla terra, voglio continuare con un’altra poesia, riproponendo anche la prima e chiedendo a chi legge di provare a scriverne una…così…per gioco o per commentare ciò che altri scrivessero sull’argomento

Luna notturna

Chi di noi non ha visto nettamente, in una notte di luna piena, gli occhi, la bocca ed il naso del nostro satellite, ravvisandovi, talvolta, il volto d’una persona cara

Io, per esempio, trovo che la Luna somigli in maniera sorprendente a mia nonna Aurelia…tanto che quando è grande e piena, guardandola mi assale la nostalgia e sento la gola stretta da un doloroso magone che si scioglie al pensiero che lei sia lassù solo per me e che tra non molto ritornerà.

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Quanto si è scritto e si scriverà ancora sulla Luna! da sempre la sua faccia tonda affascina e ispira poesie, canzoni, serenate, sonetti, storie fantastiche…Alle sue fasi è legata da tempo immemore la vita degli uomini, si pensi alla nascita d’un bimbo che arriverà” quando farà la luna nuova” e la vita delle campagne: l’aratura, la semina, gli auspici per un buon raccolto e per una vendemmia che dia certezza di qualità sono legate alla Luna. Alla luna si rivolgono gli innamorati e chi cerca conforto, chi desidera e chi spera: è l’astro della positività e dell’amore, mai si provano sentimenti negativi per la Luna e mai lei ne ispira, ci avete fatto caso?

 

NOTTURNO

D’arancia lo spicchio

ammicca nel buio,

vellutata e morbida,

la luna, stanotte,

pare…un dondolo.

Adagiata mollemente

sul fianco del mondo,

è un dondolo d’angeli

su cui dondolano

i miei pensieri.

i miei pensieri.

 

TRA I RAMI

Alzo il cuore, la scorgo,

evanescente e lontana,

tra i rami nascosta,

la sua luce emana.

Osserva, affettuosa

e si lascia guardare,

tendo l’orecchio e pare

ch’essa sussurri,

parlando in segreto:

“Son qui, non temere,

se l’animo avrai greve

chiamami…io ci sarò!”.

Ed io, da sempre, lo so

d’avere il guardo suo

carezzevole, su me,

così sincero e puro.