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Le orchidee spontanee in Val d’Asta (Prima Parte)

Le orchidee spontanee in Val d’Asta (Prima Parte)

Il cartello “Benvenuti in Val d’Asta” accoglie chi percorre in auto la strada che da Villa Minozzo conduce verso il mio Paradiso.

Spesso viaggio in auto verso la Val d’Asta, percorro la strada sul secchiello trasognando la natura, la neve, le montagne, e subito porgo lo sguardo al di fuori del finestrino in cerca di tutto ciò; i miei occhi vagano al di là del finestrino cercando di scorgere il profilo del Gigante addormentato, la vetta del Monte Penna e lo spettacolare Flysch del Monte Torricella. Ma questo “guardare in aria” spesso distoglie l’attenzione da alcuni piccoli particolari che sono molto vicini a noi: quelle piccole macchie di colore che in primavera fanno capolino nell’erba e che, all’occhio dei più, passano totalmente inosservate. Ma sì, direte voi. Sono solo fiorellini di montagna.

Orchidea Maschia
Orchidea Maschia

Soffermiamoci un attimo ad osservare questi fiorellini di montagna. Quando andiamo in giro per i monti, che sia per un giro in automobile o per un’escursione, possiamo rendere sacro il nostro tempo: l’interesse per i particolari. Impariamo a guardare con occhi diversi l’ambiente che ci circonda, perché fare un giro in macchina o un’escursione non significa soltanto arrivare da qualche parte o raggiungere una vetta. Lasciamoci guidare dalla curiosità, come fanno i bambini. Scopriremo che alcuni di quei fiorellini di montagna non sono semplici fiori, ma orchidee spontanee dalle forme più varie e strane e dall’architettura straordinaria e, a volte, misteriosa. Rimarremo stupiti da questa parte del mondo vegetale tanto bella quanto vasta nelle sue varietà.

Orchidee, quei bellissimi fiori esposti nelle vetrine dei fiorai ma di provenienza equatoriale, di notevoli dimensioni e colori vistosi, ma ben diverse dalle orchidee europee di dimensioni più ridotte, dalle forme più diverse e con colori ugualmente paragonabili alle loro cugine esotiche.

Le Orchidee spontanee sono protette da normativa sia nazionale che internazionale. Tutte rientrano nell’Allegato I della Convenzione di Washington del 1973, denominata CITES, che regola il commercio delle specie di flora selvatica minacciata di estinzione. Tale normativa è stata successivamente recepita anche dall’Italia, che ha sottoposto le Orchidee spontanee a controllo totale, vietando rigorosamente l’importazione, l’esportazione, il trasporto e la detenzione di piante, semi o parti di piante raccolte in natura. La tutela delle singole specie, a livello nazionale, è demandata alle Regioni. In Emilia Romagna la Legge Regionale 24 gennaio 1977, n. 2, art. 4, stabilisce quali sono le specie protette della regione.

Orchidea Sambucina
Orchidea Sambucina

Ma dove possiamo trovare le orchidee in Val d’Asta? Lungo i margini stradali, i tratturi brecciati e non, nei prati e pascoli incolti, nelle pinete e nei boschi di querce, in ambienti ruderali, in ambienti umidi, stagni e paludi.

Orchidea Sambucina
Orchidea Sambucina

In attesa della prossima puntata vi invito a cercare esemplari di orchidee spontanee lungo i vostri tragitti.

Leggi la Seconda Parte

 

 

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