Il mondiale è passato, la mia casa è diventata il mio luogo di meditazione; frastornato dalla grande emozione sono in adorazione del grande momento che abbiamo passato.
Con gratitudine scorro i complimenti che tutti mi avete fatto sui social di persona o per telefono.
Tutto ha avuto inizio…
…sabato 3 ottobre 2015, con l’incontro pre-gara in cui ci hanno consegnato il numero di pettorale (il mio era il n. 154) e ci è stato spiegato nel dettaglio il regolamento della competizione. Una consuetudine che ormai conosco bene e che mi ha dato la sensazione di “sentirmi a casa”, con i miei compagni di squadra a fianco e con tante facce conosciute ormai in anni passati.
Nonostante il maltempo, nonostante le raffiche di vento e l’acqua copiosa, alle sette e trenta di domenica mattina tutti noi fungaioli, ognuno con il proprio pettorale, ci siamo trovati al lago del Cerreto: appello dei partecipanti, ultime raccomandazioni e e alle 8.00 è stato dato il via alla gara; 4 ore di tempo; entro le 12.oo bisognava consegnare il copioso (così speravo) bottino.
E così, via alla grande, ho cominciato a scorrazzare a più non posso, dopo 50 minuti di cammino ero a ridosso del crinale, ma ancora nulla, di funghi nemmeno l’ombra. Sono tornato indietro e poi ho avvistato qualcosa, mi sono avvicinato e finalmente ho trovato il primo fungo.
Dopo un quarto d’ora circa, passando per un sentiero probabilmente battuto da caprioli, ho alzato lo sguardo attirato da un bel sasso e ai suoi piedi ho visto un porcino bellissimo, che sembrava chiamarmi; io non ho potuto fare altro che accorrere. A neanche un metro di distanza suo fratello, un pò più mingherlino ma pur sempre dignitoso.
Ho continuato a girare nel bosco, ogni tanto incontravo qualche altro fungaiolo, un saluto veloce e via, pensavo ai miei compagni e mi chiedevo se e quanti funghi avevano trovato. Come sempre il bosco concilia l’introspezione e mi sono fermato un’attimo per assaporare le mie sensazioni, i miei pensieri e la mia libertà. Qui, in mezzo alla natura, è tutto meravigliosamente perfetto (nel frattempo la pioggia era diminuita)!
Alla consegna del mio cestino, il responsabile del settore lo ha pesato: 1 Kg e 68 grammi. “Non c’è male” ho pensato.
Al pranzo con i nostri compaesani venuti a frotte per tifare “La Forza del Prampa” abbiamo atteso il momento delle premiazioni:
“Premia Martino Dolci, sindaco di Ramiseto, la squadra campione del mondo 2015 è
LA FORZA DEL PRAMPA con 2988 gr”
Una favola inaspettata si è aperta come succede in un buon libro per bambini e leggemmo così l’ultima pagina
“…e vissero tutti felici e contenti”
Un ringraziamento a tutti gli organizzatori del mondiale, dai Briganti del Cerreto al Parco dell’Appennino, che nonostante il maltempo sono riusciti a garantire che la gara si svolgesse in sicurezza e che si sono dimostrati all’altezza del loro compito.
Un ringraziamento ai miei compagni della “Forza del Prampa”: Mirco Albertini, Giancarlo Chiarabini, Luca Fioroni e Andrea Guidarini per le risate, la compagnia e il fiuto che hanno nel trovare porcini.
Un ringraziamento speciale a tutti gli amici di Minozzo, Villa Minozzo e non solo, a tutti coloro che ci hanno sostenuto e accompagnato in questo viaggio iniziato un’anno fa e che ci hanno fatto sentire in ogni occasione il loro calore e la loro presenza.