Il 6 ottobre 2013 si è svolto a Cerreto Laghi il I Campionato Mondiale di raccolta funghi a cui ho partecipato vincendo il primo premio.
Fin dall’età di 6 anni scorrazzo dal Monte Prampa a Sillano, dai Prati di Sara a Pradarena e l’idea di partecipare a questa prima iniziativa del Parco dell’Appennino Tosco Emiliano non mi ha lasciato indifferente…anzi!!
La mattina del 6 ottobre alle ore 7 con cesto e zanetta, insieme ad altri 102 partecipanti provenienti da tutta Italia, dalla Svizzera dalla Francia e dall’Argentina, siamo partiti per raggiungere il settore assegnato a ciascuno. Sotto una fastidiosa pioggerellina ho camminato per 20 minuti, attraverso un bosco reso misterioso dalla nebbia. Ero preso dall’emozione per la nuova sfida, che cresceva alimentata dalla mia passione decennale. Ad un tratto ci è stato dato il via!
Con passo spedito ho distaccato gli altri fungaioli e mi sono diretto verso il basso: ritenevo infatti che, dato il periodo dell’anno, avrei avuto maggiori possibilità di raccogliere vicino ai faggi. E, poco dopo, le mie ricerche hanno dato frutti lusinghieri: un bel fungo mi colpì…e poi un’altro: “Bé non andiamo male!” mi sono detto. Nessun fungo doveva essere lasciato alle spalle: spostavo le foglie, guardavo in ogni direzione, prima a destra poi a sinistra e poi di nuovo a destra e poi indietro e via così.
Trascorse le due ore di ricerca concesse dalla gara ritornai al mio settore accorgendomi di essere bagnato dalla testa ai piedi e, ahimè, scivolai rompendo il fungo più grosso che avevo nel cesto. Grazie al suggerimento degli organizzatori presi uno stecchino e ricomposi la testa con il gambo.
Di fronte al “Palalupo” eravamo tutti in attesa del giudizio della commissione. I giudici si erano riuniti a porte chiuse; hanno pesato i nostri cesti. Ho notato il fardello degli altri durante il tragitto di ritorno e ho visto i loro sguardi nei miei confronti: quale sarebbe stato il più pesante? Io speravo almeno in un terzo posto e così, insieme ai ricordi della mia avventura, mi crogiolavo al ristorante.
Nel pomeriggio cominciarono le premiazioni dentro al Palalupo.
L’emozione ci prese tutti entrando nel Palalupo e conobbi l’ideatore del Campionato: Fra’ Ranaldo; nonostante ne avessi sentito parlare l’ho incontrato proprio lì per la prima volta.
Fra’ Ranaldo prende la parola
“Medaglia d’Argento per il fungo più grosso: FRANCO CHIARABINI”
“Medaglia di Bronzo per la ‘Foto più bella’ :FRANCO CHIARABINI”….dimenticavo: mi ero iscritto anche a questa competizione. Ho messo in gara la foto di un fungo che avevo disegnato al mare con le conchiglie.
Stavo per mettermi a ridere, mi ero infatti accontetato di una medaglia e ne avevo già vinte due.
Fra’ Ranaldo continua parlando di uno stecchino di legno e di due cestini molto simili di peso, pesati più e più volte,con solo 6 grammi di differenza.
Ero percorso da un brivido pensando al mio cestino e al legnetto che avevo inserito per tenere unito il fungo; guardavo Costantino Cardinali, proprietario dell’altro cestino e avevo capito che eravamo solo io e lui a contenderci il 1° posto.
Il racconto di Fra’ Ranaldo prosegue spiegando che una volta tolto il legnetto, la differenza tra i due cestini era diminuita a quattro grammi.
Ricordo come se fosse ora le sue parole “… E allora ve lo dico, la medaglia d’oro per il raccolto più pesante và a lui: FRANCO CHIARABINI”.
Non riesco a descrivere l’emozione che ho provato e ancora oggi nel ricordarla, provo la stessa vertigine di allora e inevitabilmente un sorriso mi invade il volto.
Ringrazio per questa esperienza indimenticabile Fra’ Ranaldo, la Cooperativa I Briganti del Cerreto, Paolo Bargiacchi e il Parco dell’Appennino Tosco Emiliano.