Cari amici, amarcord circa 25/30 anni fa, durante i pranzi di nozze o battesimi, si usava comporre versi in rima dialettale, per ringraziare gli sposi e mettere in evidenza le loro qualità o per celebrare il bambino che entrava nella comunità cristiana.
Queste Rime venivano declamate a tavola quando , dopo aver bevuto qualche bicchiere di vino, l’atmosfera si faceva molto “briosa”.
Se fra i presenti si trovava qualche “maggerino” il sonetto o la quartina non mancavano mai.
E’ un’usanza quasi del tutto perduta, che ricordo con tanta simpatia.
Durante la festa del battesimo nella canonica adiacente la chiesa
Aiabiom fat un Cristian
Un fiulin ed qui da “ranocch
Pan e vin tourte e biscocch
E ghin sra’ anch pur sagreustan!
In italiano
Abbiamo fatto un cristiano
Un bambino della casata di quelli dei “Ranocchi”
Pane vino torte e biscotti
Ce ne saranno anche per il sacrestano
Durante la festa di matrimonio (il nozz)
A scioma chi’ present
Con i spusch e ben cuntent
Bun l’aroscht e anc i tourtlin
Evviva Ilario un secund “Paganin”
In italiano
Siamo qui presenti
Con gli sposi e anche i parenti
Buon l’arrosto e buoni i vini
Evviva Ilario secondo Paganini
Ilario , lo sposo, era un suonatore di violino