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Val d'Asta - Appennino Reggiano

Ferrovie a scartamento ridotto

Ferrovie a scartamento ridotto

Sono un sistema di ferrovie portatili il cui binario è formato da elementi prefabbricati che possono essere montati e smontati velocemente. Furono ideate nel 1872 dall’ingegnere francese Corbin, che utilizzò binari in legno con scartamenti di 33, 47 cm e 68 cm., e venivano impiegate nel settore agricolo e industriale. I piccoli vagoni avevano un solo asse, tranne il primo che ne aveva due, e si appoggiavano al vagone precedente. La trazione era solo manuale o al massimo animale; si utilizzavano infatti cavalli o buoi.

Nel 1873, l’ingegnere Paul Decauville (1846-1922) progettò il proprio sistema di ferrovie portatili, migliorando quello di Corbin. I binari erano in acciaio, inizialmente a scartamento di 0,4 m. con rotaie Vignoles da 4,5 kg/m. e i vagoni avevano tutti due assi. Inoltre si poteva usare la trazione a vapore. In seguito, lo scartamento fu portato gradualmente a 60 cm. e le rotaie a 12 kg/m.

ferrovia decouville - costruzione di uno scambio(provvisoria)
Ferrovia Decauville – costruzione di uno scambio
ferrovia decouville - costruzione di binario (provvisoria)
Ferrovia Decauville – costruzione di binario

Il successo di queste ferrovie fu tale che, oltre al classico impiego nell’agricoltura, dalla fine del XIX secolo l’esercito francese le installò nelle fortificazioni dell’est della Francia, imitato dall’esercito germanico che progettò un proprio sistema di ferrovie portatili per rifornire la linea del fronte in caso di guerra.
E fu proprio durante il primo conflitto mondiale che le ferrovie Decauville ebbero il massimo sviluppo, con realizzazioni di ferrovie su tutti i fronti, che servirono a portare nelle zone di guerra armi e rifornimenti.

Successivamente venivano utilizzate in prevalenza per le ferrovie forestali in quanto permettevano raggi in curva più stretti su un terreno difficile, non richiedevano un armamento ferroviario complesso e si potevano spostare e trasportare secondo le necessità di abbattimento forestale in caso di cambiamento del tracciato.

Fortunatamente i tempi sono cambiati e le “Decauville” non vengono più impiegate per trasportare armi. In Italia, con il termine ”Ferrovia Decauville” si intendono di fatto tutte le ferrovie a scartamento di 0,6 m. anche se non direttamente legate al costruttore Decauville.
Esistono casi di ferrovie industriali che sono state in parte convertite per l’utilizzo turistico come quella del Lac d’Artouste sui Pirenei e quella del Lac d’Emosson tra Francia e Svizzera.
Nelle installazioni più recenti, come i grandi cantieri sotterranei (tunnel dell’Alp Transit sotto il San Gottardo, tunnel ferroviario del Monte Zucco, scavo del tunnel della variante di valico dell’Autostrada A1, lo scavo della stazione dell’Alta Velocità di Bologna), viene utilizzato lo scartamento di 0,90 m. invece del tradizionale 0,60 m.