La borraggine (Borago officinalis L.) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Boraginaceae, che può raggiungere i 60-70 cm di altezza. Le foglie ovali, verdi scure, di medie dimensioni, formano una rosetta basale, mentre altre più piccole spuntano sui fusti eretti.
I fiori, formati da cinque petali, sono piccole stelline blu-violetto (esiste anche una varietà a fioritura bianca) raccolti in cima agli steli che tendono a pendere quando sono completamente aperti. La fioritura dei singoli fiori è breve ma è compensata da un lungo periodo di produzione floreale che va dalla primavera fino a settembre, in base alle zone di crescita.
Quando i fiori sbocciano sono di colore rosa, ma poi, grazie alla fecondazione da parte degli insetti impollinatori, diventano blu per via della variazione del pH nelle cellule.
Delle sue origini e storia non si sa molto: potrebbe provenire dall’Africa o dalla Siria, forse raggiunse l’Europa durante il millennio medievale. Pare che il suo nome derivi dal latino borra (tessuto di lana ruvida), per la presenza della peluria che ricopre foglie e steli.


La fama della borragine è dovuta alle sue proprietà e al suo utilizzo in cucina; difatti di questa pianta non si butta via nulla: fiori, foglie e fusti vengono utilizzati a scopo alimentare, mentre i semi sono molto utilizzati in cosmetica. Le giovani foglie ancora tenere e poco ispide si possono mangiare anche crude e daranno un tocco di freschezza alle vostre insalate e un inconfondibile sapore di cetriolo, una volta spezzate.
Le foglie meno giovani e i fusti, invece, devono essere scottati in acqua bollente affinché perdano la peluria. Possono poi essere utilizzati come verdura di contorno dal gusto simile a quello dello spinacio ma con un sentore di alga marina, un gusto di terra e mare tipico di una pianta che prospera sulle sponde del bacino mediterraneo e che si presta a innumerevoli ricette regionali: dai ravioli ripieni alle frittate, fino alle zuppe e agli involtini (utilizzando le foglie più grandi), fiori, fusti e foglie si dimostrano una prelibatezza in ogni loro utilizzo.
Importanti sono poi le proprietà depurative e diuretiche, utilizzandola in infusi e decotti.

Si narra che i soldati celti la mischiavano nel vino prima delle battaglie per infondere coraggio mentre gli antichi romani la utilizzavano in infusi per infondere il buonumore.
